Delib. G.R. Campania 12/10/2021, n. 440

Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente

PREMESSO CHE:

a) con la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 è stato istituito un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque;

b) con il D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” è stata recepita nell’ordinamento nazionale la suddetta Direttiva 2000/60/CE;

c) con la Direttiva 2006/118/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006, sulla "protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento” sono state adottate, ai sensi dell’articolo 17 della Direttiva 2000/60/ CE specifiche misure in materia;

d) con il D. Lgs. 16 marzo 2009, n. 30 è stata data attuazione alla predetta Direttiva 2006/118/CE;

e) con la Direttiva 2014/80/UE della commissione europea del 20 giugno 2014 sono state introdottemodifiche alla suddetta Direttiva 2006/118/CE;

f) con il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 131 del 16 giugno 2008, è stato emanato il “Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 4, dello stesso decreto”;

g) con il Decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 260 del novembre 2010, è stato emanato il “Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo”;

h) l’articolo 13 della Direttiva 2000/60/CE istituisce i Piani di Gestione delle acque che ogni Stato membro deve predisporre per ciascuno dei distretti idrografici nei quali è suddiviso il proprio territorio nazionale;

i) il territorio della Regione Campania è interamente compreso nel Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale come individuato all’art. 64 del D.lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.;

j) il D.lgs. n. 152/2006 prevede un ulteriore livello di pianificazione rispetto a quello previsto dalla Direttiva 2000/60/CE e, pertanto, oltre ai Piani di Gestion

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